Progetto Educativo di Gruppo

Il progetto educativo di gruppo è un documento pensato e redatto dalla Comunità Capi che racchiude al suo interno un’analisi dell’ambiente in cui essa si trova a servire e le scelte in ambito educativo prese in conseguenza di questa analisi. Sebbene i valori dello scautismo e del nostro servizio siano espressi nel patto associativo, le priorità e quindi le scelte concrete possono cambiare di anno in anno.
Il progetto educativo è uno strumento utile per i genitori, per comprendere meglio quale esperienza intendiamo offrire ai loro figli, ma è fondamentale anche per tutti i capi del gruppo che, una volta redatto, lo utilizzano per verificare il lavoro effettuato di anno in anno coi i ragazzi. Viene inoltre presentato alla parrocchia e coloro che vogliono conoscere come opera il gruppo scout e trovare magari la motivazione per cui abbiamo fatto certe scelte piuttosto che altre.

Non si rivolge invece ai ragazzi: lupetti, esploratori, guide, novizi, rover e scolte. Il consiglio per voi è di godervi lo scoutismo passo passo, come un’esperienza da vivere e non da leggere. Esattamente come abbiamo fatto tutti noi… Insomma, non è divertente giocare a carte guardando anche le carte degli altri no?

Chi preferisse leggere il libretto originale, lo può scaricare cliccando qui: PE_2018_2021.

Progetto educativo del nostro gruppo 2018-2021

PREAMBOLO
Il presente documento nasce da un processo di verifica, osservazione e riflessione che i membri della comunità capi hanno svolto a partire dalla primavera 2018.
Abbiamo utilizzato gli strumenti specifici di elaborazione di un documento di progettazione: lavoro di gruppo, proposta e analisi di questionari ai ragazzi censiti, alle loro famiglie, ai parrocchiani, incontro con esperti, lettura di documenti dell’associazione, confronto.
La verifica svolta sul vecchio progetto ci ha confermato alcune criticità non risolte da continuare a perseguire, accanto ad obiettivi raggiunti che daranno continuità al progetto.
Sono sorte anche nuove esigenze legate al nostro tempo e alle famiglie del nostro gruppo.

IL GRUPPO NEL TERRITORIO e nella PARROCCHIA
Il gruppo scout Arezzo 2 dal 1967 è inserito e radicato nel quartiere Giotto di Arezzo, un quartiere residenziale popolatosi negli anni ‘70 grazie alla costruzione di condomini e case a due piani e di tutti i servizi di base, nei pressi dell’ampio parco Pertini.
Il gruppo si propone come luogo di formazione personale e cristiana dei giovani, in piena sintonia con la Parrocchia del Sacro Cuore.
Ogni unità ha a sua disposizione una stanza nei locali della parrocchia. Le stanze non sono ancora facilmente accessibili alle persone disabili. Il contributo economico alle spese di gestione è solo occasionale, ma le branche provvedono settimanalmente alla pulizia dei locali.
Nel quartiere e nella parrocchia si sviluppano anche alcune attività di servizio extra-associativo dei ragazzi più grandi (Centro Falciai, catechismo, aiuto nei gruppi di iniziazione cristiana, visita agli anziani). Tali attività sono apprezzate dai parrocchiani, come è emerso dal questionario loro sottoposto in occasione della festa della parrocchia; il desiderio è quindi quello di incoraggiare a vivere il territorio della parrocchia da parte di tutti i censiti, accrescendo il contributo dei più grandi, ma cominciando anche a fare proposte ai più giovani.
Nella parrocchia il cammino educativo scout è, ad oggi, l’unica occasione formativa per bambini e adolescenti oltre quella dell’iniziazione ai Sacramenti, anche se è stato recentemente avviato il “Giottorio”, una proposta di spiritualità salesiana. Ad oggi l’Arezzo 2 rimane anche l’unico gruppo scout della zona sud est della città di Arezzo.
Nella parrocchia agiscono altri movimenti di spiritualità cristiana per adulti e associazioni di volontariato. I capi gruppo fanno parte del Consiglio Pastorale Parrocchiale.

IL GRUPPO
I soci negli ultimi 15 anni non sono mai scesi sotto le 110 unità; la richiesta di ingresso arriva in modo naturale, soprattutto dalle unità dei bambini, grazie ad un ritorno di famiglie con figli nel quartiere; la maggior parte dei bambini e ragazzi che partecipano alle attività abitano infatti nella zona Giotto. Una gran parte dei genitori che si avvicinano allo scoutismo per i loro figli sono ex scout, quasi tutti quelli che hanno più figli iscrivono più di un figlio.
I festeggiamenti del 50esimo anniversario della fondazione hanno fatto da forte richiamo: il gruppo negli ultimi due anni ha aumentato il numero dei censiti, riportandosi oltre le 150 unità. Alcuni ingressi sono anche di ragazzi in età E/G e giovani in età R/S.
Non tutti i bambini e ragazzi hanno avuto dalle loro famiglie la proposta di iniziazione cristiana.
L’Assistente Ecclesiastico don Giovanni accompagna tutti i soci, dai bambini ai capi, partecipa alle attività di gioco, oltre che di catechesi e di formazione. Don Giovanni continua ad essere l’Assistente Ecclesiastico per tutta la zona.

Il nuovo Progetto Educativo 2018 – 2021 punterà al consolidamento delle 5 unità presenti (Branco, Cerchio, Reparto femminile, Reparto maschile, Clan con la valorizzazione dell’anno di Noviziato). Il gruppo si è recentemente aperto alla disabilità, con attenzione alla formazione per tutti i membri della comunità capi. Una nuova realtà a cui si avvicinato il gruppo scout è quella dell’adozione, tematica che la Co.Ca. approfondirà.


SCOUTING
I nostri ragazzi devono tornare a sporcarsi le mani. Vogliamo perseguire la riscoperta del metodo scout soprattutto nella programmazione delle attività con i ragazzi. Daremo maggiore importanza alle occasioni di attività fuori dalla sede, immersi nella natura, per tutte le branche, richiesta che i ragazzi hanno evidenziato nelle loro risposte al questionario. I genitori ci hanno ricordato quanto importante sia l’autonomia che i ragazzi acquisiscono nel cammino scout e le uscite sono un momento fondamentale per la sua acquisizione. La vita all’aria aperta è occasione educativa piena, di spiritualità, di gioco, di crescita. Per migliorare le nostre competenze punteremo alla formazione all’interno della comunità capi e potenzieremo il trapasso di nozioni tra ragazzi in verticale, in modo da valorizzare quanto acquisito grazie agli strumenti del metodo scout (specialità, squadriglia, sestiglia, incarichi).
Spingeremo i nostri ragazzi a puntare in alto, rendendoli consapevoli che si possono sognare cose grandi puntando sui loro desideri, sul coraggio di crederci e sulla capacità di conquistare il sogno.
La casa di gruppo
La casa di Madonna della Selva può essere ancora valorizzata e vissuta in modo versatile, dopo il recente rinnovo del contratto. Il tentativo dovrà essere quello di migliorarla e renderla sempre più idonea ad attività scout anche di livello regionale e nazionale. www.madonnadellaselva.it.

FAMIGLIE e COMUNICAZIONE

I capi e i genitori interagiscono in modo cordiale ed informale. Le famiglie dei nostri ragazzi sono invitate a partecipare solo occasionalmente alla vita scout dei loro figli. Con la celebrazione dei 50 anni del gruppo abbiamo messo l’accento su due punti fondamentali:

  • Ci impegniamo a tenere memoria e ad insegnare ai nostri ragazzi a farlo in prima persona, in modo creativo e ordinato al tempo stesso, attraverso l’utilizzo di strumenti tradizionali quali foto, albo d’oro e video;
  • Il ricordo, per diventare memoria, deve essere il più possibile patrimonio comune. Desideriamo quindi condividere con le famiglie alcuni momenti importanti della Progressione Personale, come la Promessa, anche nel corso delle riunioni e in forme originali, perché i genitori possano essere testimoni delle scelte dei loro figli.

Vogliamo inoltre continuare a ricercare il rapporto con le famiglie, valorizzando il metodo scout anche nelle riunioni dei genitori, in modo che siano un momento costruttivo, di coinvolgimento, di conoscenza dei ragazzi e non di comunicazione frontale. Anche la chiusura delle uscite è un momento importante (condivisione della S. Messa e del pranzo).
La relazione con le famiglie si dovrà rafforzare, soprattutto nelle situazioni di fragilità di alcuni ragazzi che necessitano del nostro aiuto.
Intendiamo anche intercettare in modo costruttivo il linguaggio dei giovani che compongono il gruppo, provando ad utilizzare con loro il sito web del gruppo, ma anche dando valore alla comunicazione ordinaria. http://arezzo2.altervista.org/


FORMAZIONE
Obiettivi
Partecipazione associativa
Sarà nostro impegno proporre la partecipazione associativa a tutte le branche, in modo che diventi un’esperienza educativa per più ragazzi, a partire dalle proposte provinciali fino a quelle regionali e nazionali, sia per il singolo che per l’intera comunità.
Il nostro obiettivo sarà quello di valorizzare ogni anno esperienze quali ad esempio le Piccole Orme, i Campetti di specialità e di competenza, la Ross, le Botteghe Artigiane. Come in ogni proposta saranno i capi i primi a dare l’esempio.
Formazione di Comunità Capi
All’interno della Co.Ca. il rinnovamento prosegue con costanza, con un ritmo di due/quattro ingressi all’anno. La distribuzione fra i sessi è sbilanciata dalla parte femminile.
Tutti i capi della Co.Ca. hanno manifestato una piena adesione al Patto Associativo; negli anni c’è stata disponibilità al servizio negli altri gruppi e nei quadri associativi di Zona. La Co.Ca. desidera puntare sul Progetto del Capo come strumento di progettazione del singolo e di tutta la comunità, ma soprattutto sulla formazione associativa dei capi giovani, pur ricordando che tutti i capi sono in cammino.
I capi credono nel progetto parrocchiale e diocesano, che li vede coinvolti nel cammino di iniziazione cristiana dei fanciulli. Per questo si rendono disponibili fin d’ora a svolgere percorsi di formazione per camminare nell’impegnativo compito di capo catechista.

ALTRO
Da quest’anno la Comunità Capi AR 2 ha accettato il compito richiesto dalla zona di affiancare la Comunità Capi dell’AR 8, che si trova in difficoltà numerica e organizzativa. Auspichiamo che tale cammino di accompagnamento diventi fonte di crescita per tutti. In particolare la branca R/S vivrà all’interno del progetto un percorso di condivisione.

Ogni anno i capi delle unità di Branco e Cerchio, Reparti, Noviziato e Clan stileranno un programma specifico basato sul presente Progetto Educativo di gruppo, che sarà condiviso in Comunità Capi e alle rispettive riunioni dei genitori.